Etichettatura ambientale imballaggi: sospensione fino a giugno
Il decreto Milleproroghe ha spostato l’entrata in vigore della nuova norma legata all’etichettatura ambientale. Tale norma, che recepisce la Decisione 129/1997/CE, sarebbe dovuta entrare a regime dal 1° Gennaio 2022, per cui le aziende produttrici di imballaggi hanno ancora sei mesi di tempo per adeguare le linee produttive in maniera tale da produrre imballaggi che possano essere recuperati più facilmente dopo l’uso.
Il decreto “Milleproroghe”: la sospensione dell’etichettatura ambientale?
La pubblicazione del decreto Milleproroghe (Decreto Legge n. 228), uscito sulla Gazzetta Ufficiale il 30 dicembre 2021, ha consentito il rinvio di alcune scadenze. Nell’art. 11 troviamo riferimento anche alla sospensione dell’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi, che verrà prorogata al 30 giugno 2022.
La proroga è stata fondamentale per molte aziende operanti nel settore del packaging, perché consente di svuotare le scorte di magazzino, evitando di conferire al macero i prodotti privi dei nuovi requisiti ambientali.
Come si legge nell’articolo di riferimento, il provvedimento sarà esteso agli imballaggi già immessi in commercio o già provvisti di etichetta al 1° luglio 2022. Questa scadenza consente di avere un po’ di respiro perché dovrebbe dare il tempo alle aziende di risolvere il problema principale, ossia, come abbiamo già preannunciato nel paragrafo precedente, quello relativo all’esaurimento delle scorte.
La proroga è accompagnata dall’emanazione di un decreto, che porta la firma del Ministro della Transizione Ecologica, che tuttavia non ha valore regolamentare, ma che offre delle linee guida tecniche rivolte alle aziende del settore, utili per la corretta etichettatura degli imballaggi.
Etichettatura ambientale: come migliorerà il settore degli imballaggi?
Secondo la Decisione 129/1997/CE, gli imballaggi dovranno riportare una codifica alfanumerica che identifica la tipologia di materiale utilizzata per la composizione dell’imballaggio.
Che si tratti di imballaggio primario, secondario o terziario, la codifica alfanumerica consente di efficientare il processo di recupero degli imballaggi, così da poterli riciclare nella maniera corretta.
Etichetta ambientale: quali devono essere le caratteristiche?
C’è differenza tra il packaging utilizzato in ambito B2B e B2C, data dal diverso tipo del packaging e dalla diversa fruizione. L’etichettatura ambientale ha quindi il compito di facilitare la destinazione degli imballaggi all’interno della raccolta urbana, ma non solo.
Le informazioni in merito al tipo di materiale e alla destinazione nell’ambito della raccolta differenziata possono essere stampate sul packaging oppure possono essere apposte su un supporto esterno; o ancora, è possibile utilizzare dei QR code.
Il Ministero della Transizione Ecologica, nelle linee guida tecniche, non fornisce indicazioni in merito agli aspetti grafici come forma, colore e dimensioni delle informazioni.
Tuttavia, si fa invito a fornire le indicazioni nella maniera più chiara possibile oltre a rivolgere l’esortazione, in particolare per gli imballaggi B2C, a riferirsi sempre ai regolamenti comunali, soprattutto quando si tratta di imballaggi poliaccoppiati o come i packaging per le bevande, proprio per facilitare il conferimento nella raccolta differenziata.
Nuova etichettatura ambientale: vale per tutti i tipi di imballaggio?
Come abbiamo accennato in precedenza, il provvedimento riguardante l’etichettatura ambientale prevede la sua applicazione su qualsiasi tipo di imballaggio, inclusi anche i packaging per l’eCommerce.
Un’attenzione particolare deve essere prestata alle diciture “biodegradabile” e “compostabile”, perché non sempre l’utilizzatore finale ha chiare le eventuali possibilità per effettuarne lo smaltimento corretto. Questo accade in particolar modo quando ci troviamo di fronte a tipologie diverse di plastica.
Nel caso in cui il packaging sia costituito da più materiali, deve essere riportata la dicitura per ogni componente. Per esempio, la confezione del tonno si compone di involucro in cartone e scatola in alluminio, pertanto l’etichetta dovrà indicare all’utente in che modo smaltire i due tipi di imballaggio.
L’etichettatura ambientale mira a poter aumentare la soglia di recupero degli imballaggi per un futuro sempre più green.