Packaging in cartone ondulato: Italia ai vertici in Europa
Il comparto italiano del cartone ondulato ha raggiunto livelli straordinari nel periodo post-pandemico, consolidando la sua posizione di leader in Europa.
Packaging in cartone ondulato: Italia ai vertici in Europa. Nel 2021, la produzione annua ha toccato la cifra record di 8,3 miliardi di metri quadri, e nel 2022, nonostante le sfide globali, il settore ha mantenuto la sua solidità con una produzione di 8 miliardi di metri quadri di cartone ondulato. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.
Per approfondire: “Ecosostenibilità e packaging: facciamo un bilancio del 2023”
Il peso dell’industria italiana
L’industria del cartone ondulato in Italia è una colonna portante dell’economia, contribuendo con oltre 4 miliardi di euro al fatturato annuo complessivo del Paese. Nel 2022, la produzione di 8 miliardi di metri quadri posiziona l’Italia ai vertici europei, seconda solo alla Germania.
Il ruolo preminente nel packaging alimentare
Fausto Ferretti, presidente di GIFCO, sottolinea il ruolo preminente del cartone ondulato nel panorama del packaging. Questo materiale si è affermato come la confezione primaria nel settore alimentare, rappresentando il 60,5% del mercato. La sua versatilità ed eco-sostenibilità lo rendono ideale per la spedizione di beni acquistati online, contribuendo così all’incremento dell’export e alla competitività dei prodotti made in Italy.
Il trend verso l’economia circolare
Il settore alimentare guida la domanda di cartone ondulato, con il food che include ortofrutta, prodotti freschi e lavorati, bevande, pesce, carne e pollame. Inoltre, il crescente spostamento verso imballaggi cellulosici, considerati più sostenibili, è alimentato dall’impatto dell’e-commerce, che detiene una quota di mercato del 9,9% nel 2022.
Il peso regionale nella produzione
La produzione di cartone ondulato in Italia è distribuita su tutto il territorio, con la Lombardia in testa contribuendo al 26%, seguita da Emilia Romagna-Marche (23,1%), Triveneto (15,6%), Toscana (11,8%), Sud e Isole (10,3%), Lazio-Umbria-Abruzzo (6,9%) e Piemonte-Liguria-Valle D’Aosta (6,3%).
Impegno ambientale e sostenibilità
Il cartone ondulato italiano si distingue per l’utilizzo di materie prime provenienti da foreste certificate e gestite in modo responsabile. Pur non avendo risorse primarie locali, l’Italia si posiziona come leader europeo nella gestione virtuosa del post consumo, con il 91,4% degli imballaggi avviati al recupero e l’85,1% al riciclo.
GIFCO ha evidenziato il progressivo alleggerimento del packaging nel tempo, riducendo l’utilizzo di materie prime. Nel 2022, il peso medio del cartone ondulato è sceso a 535 grammi per metro quadrato, risparmiando 559 mila tonnellate di materia prima dal 2000 a oggi. Questa tendenza positiva è destinata a continuare grazie alle carte sempre più performanti fornite dai produttori di carta e all’evoluzione tecnologica costante delle macchine per il converting.
Il futuro del settore e le prospettive ambientali
Gli “stati generali” del cartone ondulato hanno enfatizzato il valore ecologico del materiale, evidenziando la necessità che le aziende del settore ancorino i propri brand a valori e azioni sostenibili. L’attenzione sulle riforme previste dal PNRR riguardanti l’economia circolare e il riciclo mette in luce come l’Italia abbia già consolidato il suo primato rispetto alle altre grandi economie europee in questi settori.
In conclusione, il packaging in cartone ondulato in Italia si conferma non solo come un pilastro economico ma anche come un esempio di sostenibilità, posizionando il Paese in cima alla classifica europea per la produzione e l’impegno ambientale.
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