Packaging professionale per uova di Pasqua: consigli per la scelta

Sta arrivando uno dei periodi più amati da grandi e piccini: la Pasqua. Questa ricorrenza è particolarmente amata per le specialità gastronomiche tipiche del periodo, tra il protagonista è sicuramente l’uovo di Pasqua.

Proporre il proprio prodotto sul mercato non può prescindere dalla realizzazione di un imballaggio ecosostenibile, per rendere la merce ancora più appetibile.

Quali sono le problematiche relative al packaging delle uova di Pasqua?

Prima di scegliere il packaging con il quale confezionare il proprio prodotto, è importante analizzare quali sono le criticità legate alla distribuzione delle uova di Pasqua.

Dobbiamo tener presente che stiamo parlando di un prodotto estremamente fragile: per questo motivo, se non confezionato accuratamente, si rischia di sprecare cioccolata e materiali di imballaggio, immettendo rifiuti nell’ambiente e creando una perdita di fatturato.

La questione diventa ancora più delicata per quelle realtà che non operano a livello industriale: parliamo ad esempio di laboratori artigianali e pasticcerie.

In questo caso, il prezzo proposto è più elevato rispetto a quello del comune uovo di Pasqua presente nei supermercati; anche il packaging, di conseguenza, dovrà essere curato per aggiungere quel quid in più in grado di realizzare un prodotto maggiormente appetibile sul mercato.

Come scegliere una scatola per il proprio uovo di Pasqua?

Per gli spostamenti delle uova in blocco, per esempio dal laboratorio al punto vendita, come imballaggio secondario o terziario è possibile trasportare il prodotto in scatole americane. Queste ultime sono particolarmente adatte a essere impilate e a custodire i prodotti in maniera ottimale grazie alle proprietà che contraddistinguono il cartone ondulato.

Per quanto riguarda l’imballaggio primario, quest’ultimo dipende dalla grandezza del prodotto che va confezionato. Per esempio, per uova di piccole dimensioni c’è la possibilità di realizzare una scatola a soffietto o una scatola con apertura a ribalta, oppure con coperchio a scorrimento.

Il classico uovo di Pasqua può essere confezionato, come imballaggio secondario, in una scatola fustellata con finestra, che può mostrarne il decoro, o in una carta colorata, che riprende le nuance primaverili: l’importante è scegliere sempre soluzioni riciclabili, che hanno poco impatto sull’ambiente e favoriscono la limitazione di rifiuti e sprechi.

In alternativa, si può ricorrere alla classica scatola americana decorata con una grafica accattivante, che possa mostrare le caratteristiche del prodotto e fungere come vera e propria leva di marketing.

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